Il Tai Chi Chuan (o Taiji Quan) nasce in Cina, in origine come sistema di combattimento per la difesa personale e di potenziamento per migliorare le capacità fisiche dei monaci durante la meditazione.
Nei secoli quest’arte si è evoluta sino ai giorni nostri dando sempre più risalto ai benefici e alle finalità terapeutiche date dalla pratica, conosciuta semplicemente come una ginnastica dolce.
La tradizione popolare attribuisce la creazione del Tai Chi Chuan (pugilato della suprema polarità) a Chang San Feng, un monaco taoista del XIII° sec D.C., già esperto di arti marziali, che osservando il combattimento tra una gru e un serpente comprese che in un combattimento la morbidezza e la flessibilità possono vincere contro la forza e la durezza per mezzo di movimenti circolari e continui, preferibili a quelli rettilinei ed interrotti.
Fino a pochi secoli fa il Tai Chi Chuan era una pratica prettamente cinese, ma oggi si è diffusa ed è conosciuta in tutto il mondo grazie ai media e a studi scientifici che ne avvalorano l’efficacia. Tra i sui benefici il Tai Chi Chuan regola la funzione del sistema nervoso centrale, migliora la coordinazione dei vari organi del corpo umano, regola la funzione dei nervi vaghi, assicura adeguato apporto di sangue e ossigeno ai tessuti dei vari organi, facilita il metabolismo e aumenta le difese del sistema immunitario.
Tutti fattori che contribuiscono a prevenire l’ipertensione e l’arteriosclerosi. Aumenta, inoltre, l’elasticità dei tessuti polmonari, la capacità ventilatoria dei polmoni, l’espansione del torace nella respirazione e potenzia lo scambio tra ossigeno e anidride carbonica.