Quando stiamo seduti o sdraiati, se stiamo scomodi, dopo poco cambiamo posizione per stare meglio.
Nel nostro modo di vivere quotidiano invece, spesso, ci carichiamo addirittura di altri pesi restando nella stessa posizione: ad esempio se stiamo male ci imbottiamo di medicinali, non ascoltiamo quasi mai i segnali che ci da il nostro corpo, non ci chiediamo perché stiamo male. Mentre basterebbe “semplicemente” cambiare posizione in maniera naturale.
Anche se si sta troppo tempo in una posizione comoda, a lungo andare anch’essa diventa scomoda o comunque non più piacevole come all’inizio, perchè l’essere umano diventa schiavo delle abitudini, buone o cattive che siano, ma ad ogni modo lo portano ad un stato di malessere. Questo perché in natura tutto cambia, nulla è fermo, e anche l’uomo deve attenersi alle leggi della natura. Ciò significa che l’unico modo che ha l’essere umano per stare bene , così come per gli animali, è quello di muoversi.
L’impostazione della società moderna ci costringe a restare fermi, a credere che il benessere sta nel possedere comodità, dall’auto, alla casa, agli elettrodomestici, che per quanto ci semplifichino la vita, ci allontanano sempre di più dalla nostra natura… Siamo in grado di viaggiare anche milioni di km stando fermi davanti ad un PC, è questo il grosso paradosso dell’età moderna e la causa più grande dei malesseri moderni.
Mi capitano spesso clienti che lamentano gli stessi dolori o “acciacchi” che si protraggano da diverso tempo, ma spesso anche li ci si abitua perché si ha paura del cambiamento.
ll cambiamento ci spaventa, ma il cambiamento è vita, solo accettandolo, possiamo vivere bene, dobbiamo imparare a lasciare andare le cose, le persone, ecc… solo così la nostra vita può andare avanti ed evolversi. Se comprendiamo che facciamo parte di qualcosa di più grande, comprenderemo che la vita, così come la concepiamo (con un inizio ed una fine), non è altro che una fase di cambiamento che sta vivendo la nostra Anima, che è infinita (secondo la nostra concezione di spazio/tempo), come l’Universo.
Provate ad esaminare la vita di una formica rispetto al pianeta Terra, e poi confrontatela con la nostra rispetto all’intero Sistema Solare. Che cosa siamo alla luce di questa prospettiva, se non un puntino in un cerchio enorme. Per questo motivo dovremmo cambiare prospettiva e vedere l’importanza di quella formica, non sul piano materiale, ma su un piano superiore.
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