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Ringraziamenti

In questo episodio approfitto per ringraziare. Come avrete notato, questo podcast, a parte la numerazione degli episodi, non segue una sincronicità perfetta, quello che mi interessa in questo momento sono i contenuti, mentre nel frattempo lavoro per migliorare sul lato tecnico. Grazie.

Antonin Artaud

Faccio un breve riepilogo sull’episodio precedente del mio Podcast dove ho pubblicato una vecchia registrazione che avevo fatto diversi anni fa di un estratto del libro “Per farla finita col giudizio di Dio”. Ho preferito pubblicarla così com’era (molto amatoriale e grezza) e non registrarla nuovamente perché in fondo mi piace quella versione e non so se riuscirei oggi a rifarla meglio. Secondo me esce quel modo graffiante, provocatorio e crudo che era nel linguaggio espressivo di Artaud.

Per farla finita col giudizio di Dio

Pubblico una mia vecchia registrazione tratta dal libro Per farla finita col giudizio di Dio, di Antonin Artaud, uno scrittore, un poeta, un attore francese che ha vissuto una vita intensa e difficile. L’opera mette in luce quelli che sono gli aspetti del teatro definito poi della crudeltà. Una persona diventata personaggio definito e trattato come un matto. È sempre importante mettere in luce quel confine tra normalità e pazzia per capire che sono due aspetti della stessa medaglia. La registrazione è vecchia e molto amatoriale, ma non credo che oggi riuscirei a farla meglio, perciò mi piace condividerla così.

Presentazione del Podcast

Dopo alcuni episodi usciti vi presento questo podcast. 

*Scusate il mio inglese, la frase corretta in inglese è “I always saw better when my eyes were closed”, tradotto: “ho sempre visto meglio quando i miei occhi erano chiusi”, abbreviato per il titolo del podcast in “vedo meglio ad occhi chiusi”.

Don Chisciotte

“A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.
Ai pazzi per amore, ai visionari, a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi.
Ai folli veri o presunti.
Agli uomini di cuore, a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
A tutti quelli che ancora si commuovono.
Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.
A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.
Ai poeti del quotidiano.
Ai “vincibili” dunque, e anche agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.
Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.
A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali, ancora si sente invincibile.
A chi non ha paura di dire quello che pensa.
A tutti i cavalieri erranti”.

Corrado d’Elia testo teatrale per lo spettacolo “Don Chisciotte de Miguel de Cervantes”
 

Scacciamo i mercanti dal nostro tempio

Siamo circondati da gente che vuole venderci la verità, i segreti del successo, della dieta miracolosa, della vita salutare… Se vuoi conoscere tutto questo devi pagare, un po’ al mese… per anni.

Scegliere di cambiare ed adattarsi al cambiamento



Molti hanno già percepito che il 2020 è stato solo l’inizio di un cambiamento epocale, ma la maggior parte delle persone sta aspettando che tutto torni come prima.
Nulla tornerà come prima, per fortuna aggiungo. Siamo in grado di sopportare ed adattarci a qualsiasi situazione e trovare comodità anche tra i rovi, ma non possiamo dire che i decenni passati stavamo bene. Ci siamo abituati al non stare bene. Pensiamo sempre che può andar peggio, ma quasi mai che potrebbe anche andare meglio.
Quindi piuttosto che muoverci per cambiare le cose, aspiriamo a che tornino almeno come prima.
Ovviamente non ho la Verità in tasca, parlo per quello che sento e quello che vedo, sempre nel silenzio e con gli occhi chiusi.
Sperimento, provo anch’io ad adattarmi al cambiamento e a muovermi ogni giorno verso il cambiamento, partendo dall’unica certezza, Me Stesso.

Questa settimana sto facendo solo la colazione, niente pranzo, né cena, né spuntini e merende. A volte le scelte drastiche che ci imponiamo possono aiutarci ad affrontare cambiamenti drastici che la vita ci impone.
Attenzione, le scelte devono essere sempre fatte in maniera consapevole, possono essere dettate anche da un impeto di impulsività, ma poi vanno gestite in maniera Equilibrata , Costante e Responsabile.
Quello che voglio dire è che si può cambiare, è una questione mentale e di volontà, ma soprattutto di consapevolezza.